Dispositivi mobile, velocità, reputazione. Sono tutti elementi da considerare prima di procedere alla realizzazione di una strategia di comunicazione. Un buon posizionamento sulle parole chiave è fondamentale, ma se non si fa attenzione si rischia di compromettere tutto il lavoro a causa di errori grossolani. Ecco quali sono i 3 più frequenti che potresti star commettendo proprio adesso.
Se avete un sito web e avete visto qualche volta dei dati Google Analytics, vi sarete sicuramente accorti che la maggior parte degli utenti che visitano il vostro sito (e stiamo parlando di circa l’80% dei visitatori) arrivano da dispositivi cellulari e hanno un comportamento molto diverso da quello degli utenti che accedono al sito da desktop. Sicuramente possiamo pensare che chi si connette al vostro sito da mobile sia un utente più “soggetto a distrazioni” mentre chi accede da una postazione fissa è sicuramente più predisposto a ricevere informazioni, ma questo non basta a giustificare degli errori per i quali i vostri siti perdono clienti che arrivano dai dispositivi mobile ogni giorno.
I siti infatti che sono costruiti partendo dalla tradizionale impostazione desktop non tengono di conto della verticalità che caratterizza il mondo dei dispositivi cellulari, nei quali gli utenti sono costretti a scrollare generalmente troppe volte per poter avere accesso alle informazioni che cercano. Se state pensando che questo non sia un problema, vi sbagliate. I siti infatti che costringono gli utenti a scroll continui delle pagine hanno tassi di rimbalzo e di abbandono molto alti, che si traducono in poche conversioni.
A questo già grande problema si aggiunge spesso il fatto che questi siti sono generalmente dotati di form troppo complessi, specialmente la dove si fa shopping o lead generation. Ricordate che dove è possibile serve sempre snellire e che ogni campo in più all’interno di un form, è un deterrente alla sua compilazione.
È capitato a tutti di abbandonare un sito perché era troppo lento da cellulare. Come professionisti del marketing, sappiamo bene che un sito che si carica con lentezza ha un impatto negativo sull'esperienza utente. La cosa strana e che spesso, sono proprio le aziende che vogliono spingere in tutti i modi un meccanismo di conversione e raccolta lead super veloce, ad avere siti lenti che scacciano gli utenti. Non è raro vedere realtà che investono migliaia di euro si Google Adwords, ma che veicolano il traffico generato da queste attività sponsorizzate su siti lenti. Con un solo risultato: l’abbandono del sito della maggioranza degli utenti che vi accedono. Cosa che si traduce facilmente come uno spreco di budget.
È necessario quindi lavorare sull'aumento della velocità dei siti per dispositivi mobili perché, la sola presenza di un sito responsive non è più sufficiente. I siti più veloci infatti garantiscono che un numero maggiore di utenti visualizzino più pagine, ricevendo più informazioni e aumentino così le possibilità di una loro conversione.
Molte aziende tendono a separare in modo troppo radicale l’esperienza online e offline degli utenti, considerandole come due cose distinte. La verità è che esse sono complementari e devono andare di pari passo, facendo attenzione al fatto che una cattiva comunicazione offline si riflette negativamente anche online e viceversa. Nei prossimi anni si calcola che gli acquisti online aumenteranno in modo esponenziale ma nonostante ciò la maggioranza degli acquisti continuerà ad avvenire offline (circa l’80%). Questa prospettiva ci fa capire come la comunicazione online debba essere curata e fare parte di una strategia che includa anche l’offline, soprattutto in quei casi di aziende che hanno negozi o rivenditori.
Diventa quindi importante per le aziende smettere di scomporre il problema della comunicazione in parti e affrontare il tema nella sua totalità. Non è sufficiente infatti lavorare sulla SEO per ottenere un buon posizionamento sulle principali parole chiave, se poi non si costruisce una reputazione aziendale autorevole.
Spesso le aziende che si rivolgono ad Analytica per sviluppare una strategia di comunicazione hanno una loro idea su come questa dovrebbe essere sviluppata. Ciò è giustissimo perché deve esserci una contaminazione tra agenzia e azienda cliente, purché si mantenga una mentalità aperta. Spesso infatti ci troviamo a spendere più tempo a spiegare come mai l’idea di un cliente non possa essere usata, che a elaborarne una nuova e a dimostrarne l’efficacia.
A prescindere che siate clienti Analytica o meno, ricordatevi che il ruolo dell’agenzia di comunicazione che vi segue è di lavorare con voi, spiegandovi pro e contro di determinate azioni e mettendovi nella condizione di prendere decisioni con consapevolezza.
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