Un progetto di comunicazione spesso include al suo interno la realizzazione di un sito o, nel caso questo sia già esistente, d'investire energie sul suo “posizionamento online”. Quando parliamo di posizionamento però che cosa intendiamo? Intendiamo la forza che le pagine del sito hanno su determinate parole chiave e la loro capacità di essere proposte nei primi risultati di ricerca di Google, quando un utente digita proprio quelle parole. Per avere un buon punteggio SEO (Search Engine Optimization) è necessario che il sito rispetti dei criteri tecnici ben precisi e che abbia contenuti adeguati e aggiornati periodicamente. Non è possibile infatti sperare che un sito quasi privo di testi, pesante da caricare, non responsive e aggiornato raramente, possa ottenere la prima pagina nei risultati di ricerca Google.
Analytica ha sviluppato un suo metodo per incrementare la SEO di un sito, basato su 3 step: Analisi, Revisione, Redazione. Come prima cosa si analizza il posizionamento attuale di un sito, verificando quali solo le keywords più performanti, cioè in grado di portare traffico sul sito. Successivamente si correggono gli errori tecnici che possono essere stati fatti, come inserimenti errati di metatag o l’assenza di titoli con tag h1 all’interno delle pagine. Infine, si procede alla redazione di nuovi contenuti. Questi contenuti sono spesso destinati a sostituire o integrare i testi già presenti nelle pagine, ma in alcuni casi invece faranno parte di un vero e proprio piano editoriale, cioè di un calendario di pubblicazioni di specifici argomenti che avrà l’obiettivo duplice di alzare il punteggio SEO su alcuni termini di ricerca e di aumentare l’autorevolezza del sito. Periodicamente verranno inoltre prodotti dei report per verificare l’impatto di queste attività. Ottimizzare la SEO infatti è un attività lunga e non è realistico aspettarsi risultati tangibili nel breve periodo.