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ANALYTICA ANALYTICA
Un digital marketing redditizio

L'era di Google Analytics 4
sta per cominciare

Google Analytics 4 è il nuovo sistema di monitoraggio dei siti web, rilasciato da Google come alternativa al vecchio codice UA. Il suo utilizzo permetterà ai proprietari dei siti di allinearsi con quanto richiesto dal Garante della Privacy e dal 2023 sarà praticamente una scelta obbligata.

Aggiornamento del codice di monitoraggio di Google Analytics

Successivamente ad un reclamo che risale al 2020 e che ha causato l'intervento del Garante della Privacy, si è acceso un intenso dibattito sulla legalità o meno dell'utilizzo del sistema di monitoraggio Google: Universal Analytics. A distanza di quasi due anni, il 22 giugno 2022, il Garante della Privacy ha dichiarato illecita l'implementazione di Google Analytics fatta sul sito web gestito dall'azienda oggetto del reclamo. Andiamo adesso a vedere quali sono state le ragioni di questo provvedimento e che conseguenze hanno avuto sull'utilizzo che generalmente viene fatto di Google Analytics. Cominciamo rispondendo alla domanda che tutti coloro che hanno un sito web si sono fatti almeno una volta negli ultimi mesi.

Google Analytics è illegale?

No, è la risposta tecnicamente più corretta. Dobbiamo infatti considerare che per prima cosa quello del Garante è stato un provvedimento specifico espresso nei confronti di una società e non un provvedimento generale diretto a chiunque utilizzi Google Analytics. Inoltre, all'interno del provvedimento si fa riferimento ad un'implementazione inadeguata di Google Analytics e quello che è stato richiesto all'azienda destinataria di questa osservazione è stato di adeguare l'utilizzo del sistema di monitoraggio, non di eliminarlo del tutto.

Le ragioni alla base del provvedimento

Ciò che ha portato il Garante della Privacy ad emettere un provvedimento che ha di fatto messo in discussione il sistema di monitoraggio di Universal Analytics, è legato al fatto che i dati dagli utenti europei venivano registrati e resi disponibili anche in America, dove la normativa sulla privacy offre minore protezione rispetto alla normativa europea. Alla base quindi del provvedimento del Garante c'è proprio questo diverso grado di riservatezza che viene attribuito ai dati personali degli utenti in America. Differenza che ha spinto quindi il Garante a chiedere all'azienda coinvolta in questo procedimento di ottimizzare il sistema di monitoraggio entro i 90 giorni successivi alla notifica del provvedimento e di assicurarsi che i dati personali degli utenti restino riservati nella misura prevista dalla normativa europea.

Cosa ha chiesto il Garante

Su una cosa è necessario essere chiari: il Garante non ha chiesto affatto di rimuovere i codici per il monitoraggio Universal Analytics di Google dai vari siti web, ma ha chiesto di adeguare i sistemi di monitoraggio e registrazione dei dati personali degli utenti, senza però specificare come fare.
Questo è il vero punto che ha creato negli ultimi mesi dubbi su come muoversi. Nonostante infatti, come abbiamo scritto ad inizio articolo, non siamo di fronte ad un provvedimento generale, tutti coloro che hanno un sito web che integra il codice di tracciamento UA hanno iniziato a ricercare soluzioni alternative prendendo spesso delle decisioni affrettate. Cerchiamo quindi di concentrarci sul problema che ha portato il Garante a definire illecita l'implementazione dei codici Google Analytics e proviamo ad indentificare la soluzione migliore.

Il problema del codice UA e l'alternativa GA4

Nel momento in cui è stato esposto il reclamo, Google Analytics utilizzava il codice di monitoraggio Universal Analytics (UA), codice tuttora in uso su molti siti. Il problema legato a questo codice è che non garantisce un efficiente anonimato ai dati degli utenti, anche se il gestore del sito abilita tutte le impostazioni più stringenti. Nel corso degli anni successivi al reclamo, Google ha quindi messo in campo alcuni accorgimenti e realizzato un nuovo metodo di monitoraggio chiamato GA4, il quale riesce a rendere anonimi i dati personali degli utenti, non registrando il loro indirizzo IP. Nel corso del 2023 GA4 diventerà l'unico sistema di monitoraggio di Google Analytics.

Universal Analytics verrà quindi abbandonato ufficialmente

A semplificare la decisione di passare o meno al nuovo sistema di monitoraggio è arrivata la decisione di Google di passare obbligatoriamente al sistema di monitoraggio GA4 entro luglio 2023. Dopo questa data, Google ha comunicato che sarà possibile accedere ai dati elaborati in precedenza da Universal Analytics per almeno sei mesi. Non è ancora stato precisato quando le vecchie proprietà esistenti cesseranno di essere consultabili, ma tra alcuni mesi non ci sarà più la possibilità di visualizzare i report e quindi di avere accesso alla mole di informazioni raccolte tramite codice UA. Passare quindi al nuovo sistema di monitoraggio diventa una scelta obbligata se si vuole continuare ad utilizzare gli strumenti gratuiti di Google.

Google Analytics 4 rappresenta la soluzione ideale per il rispetto delle garanzie richieste dal Garante?

Si, allo stato attuale delle richieste del Garante. Naturalmente esistono anche altre soluzioni offerte da realtà diverse da Google, ma ricordiamo che il problema evidenziato dal Garante è legato alla condivisione dei dati degli utenti con l'America e non abbiamo la certezza che l'utilizzo di altri sistemi di tracciamento lo risolva a priori. Il consiglio quindi è quello di restare all'interno del panorama Google Analytics, passando però al monitoraggio GA4.

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